In questo tipo di perizie solitamente bisogna andare a verificare e dimostrare se un dispositivo cellulare è stato collegato a una determinata stazione radio base , ovvero la cella che emette il segnale radio che si propaga nell’aria, al fine di determinare se una persona era presente in un determinato luogo ad una certa ora. I valori elaborati per verificare la localizzazione sono le seguenti:
- Identificazione cella (cell ID);
- Misure di potenza;
- Misure temporali;
- Misure della direzione di arrivo;
- Misure delle caratteristiche dei cammini multipli ricevuti.
Tali sistemi risultano essere maggiormente performanti quando tra la stazione radio base e il cellulare c’è una completa visibilità ottica, in sintesi nessun ostacolo sulla tratta virtuale che unisce il cellulare all’antenna. Al contrario scenari soggetti a non visibilità ottica determinano la presenza di cammini multipli che senza dubbio determinano imprecisioni sul calcolo della posizione, situazione che può essere maggiormente aggravata nel caso in cui l’accesso alla stazione radio base in un determinato momento presenta una elevata numero di richieste, maggiori di quanto ne potrebbe servire la cella. Analizzando questi valori saremo in grado di stabilire quale dispositivo, in quale momento e per quanto tempo è stato connesso a una determinata cella. Se è necessario vengono richiesti alle compagnie telefoniche anche i tabulati, spesso essenziali per verificare il traffico telefonico e dati associato al telefono. Tutto questo lavoro solitamente viene fatto per capire se delle comunicazioni specifiche sono state inviate o ricevute dal telefono oppure per dimostrare se il soggetto in un preciso momento era nella zona di copertura della cella telefonica. I risultati emersi vengono riportati all’interno della relazione tecnica che verrà poi utilizzata nel corso del processo.